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Etnosphere e Mediterranea, l’Arte incontra i viaggiatori

La Pro Loco Selinunte ha organizzato due importanti mostre di pittura all’interno di altrettante prestigiose location, grazie alla disponibilità delle strutture alberghiere selinuntine. 

In collaborazione con Selinunte Boutique Hotel è stata allestita “Etnosphere” di Lia Calamia.

Lia Calamia nasce a Castelvetrano nel 1954, dove ha vissuto ed operato fino al 2017. Autodidatta, si e’ avvicinata alla pittura negli anni 70, frequentando valenti artisti della scuola palermitana. Dopo aver lavorato per anni come interior designer, nel 1999 decide di aprire una bottega d’arte a Castelvetrano, dove insegna pittura e decorazione ed esegue anche significativi restauri.

L’esigenza dell’arte contemporanea di catturare un linguaggio unico, ma insieme riconoscibile e significativo, capace di rappresentare contenuti nuovi, trova nelle Etnosphere di Lia Calamia un’autentica e suggestiva risposta.
L’ispirazione che anima queste singolari creazioni nasce dal desiderio dell’artista di penetrare nell’universo delle forme, dal fascino sempiterno, e dalla volontà di percorrere spazi e tempi multiformi, esplorando dimensioni narrative sempre nuove.
Queste modalità di approccio alla fenomenologia dell’arte, che ricerca gli archetipi formali e simbolici con cui rappresentare l’eterna vicenda dell’essere, e che scruta in profondità il mondo reale, per verificare quale sia la condizione dell’umanità a cui rivolgere il proprio messaggio, giustifica a pieno le scelte tematiche della pittrice e, in particolare, il frequente ricorso ai suggestivi miti dell’età favolosa.
Personaggi come Ulisse, Penelope, Dedalo, Aracne, Icaro, Medea, etc. vengono evocati con viva intensità quali modelli esemplari, capaci di spiegare la dimensione ontologica dell’uomo.
Le sorprendenti immagini ottenute con la sua personalissima tecnica sembrano formarsi naturalmente nello spazio neutro del fondo, su cui le forme, i grafismi e le textures degli elementi polimaterici applicati al supporto si fondono, con risultati di grande originalità, coni tratti e le campiture dei pigmenti propriamente pittorici che, dall’interazione con i primi, prendono insolito slancio e vigore.
Tali peculiari combinazioni degli elementi strutturali, realizzate con raffinata sensibilità estetica, permettono alla pittrice esiti formali di singolare organicità, che ne rendono sempre riconoscibile lo stile, e che risultano particolarmente apprezzabili per la qualità “tattile” della superficie pittorica e per il tocco “artigianale” con cui sono previamente trattate le svariate inclusioni.

Le “Etnosphere” sono state presentate alla galleria Agora, in Manatthan – N.Y., alla Temporary Gallery di Berlino, al Mit-palazzo reale di Torino ottenendo lusinghieri apprezzamenti.

Presso il Mangia’s Selinunte Resort ha trovato ospitalità “Mediterranea” di Renzo Meschis.

Renzo Meschis nasce a Palermo nel 1945.
Durante la sua formazione osserva e recepisce l’opera dei grandi maestri delle avanguardie del Novecento.
Nel 1973 conosce il conterraneo Renato Guttuso, di cui assimila il vigore dei cromatismi e delle forme, concependo uno stile personale e ben riconoscibile. Per un periodo vive a Milano, e nel clima culturale di quegli anni conosce Fontana ed altri artisti con cui entra in contatto, anche se in quel periodo si occupa di musica piuttosto che di arte.
Verso la fine degli anni Settanta rientra in Sicilia e diventa maestro d’arte, conquistandosi un proprio ruolo sul territorio che gli permette di inaugurare una galleria nella sua città d’origine, attività che lo assorbe totalmente.
Per i ventidue anni successivi infatti interrompe l’attività di pittore per dedicarsi a quella di gallerista, ma è impegnato anche come editore e mercante d’arte, mentre la galleria diventa ormai un luogo storico e di riferimento per la vita artistica del capoluogo siciliano.
La sua pittura è portatrice dei valori cromatici, formali ed estetici di quel paesaggio che costituisce l’identità della terra d’origine. 

Di lui scrive Renato Guttuso, nel 1983:

“È ovvio che io vi respiri un’aria di famiglia, sia per la loro profonda e autentica sicilianità, sia per la scelta dei temi, temi direi inevitabili, tanto essi riguardano caratteri ed aspetti chiave del paesaggio siciliano.
Questi temi sono in parte gli stessi che ricorrono nella mia pittura e vi ritornano in tempi diversi lungo il mio percorso […], mare del colore del vino, tetti di tegole, muri calcinosi, vecchie case, ulivi.
Pure, tanto più l’accostamento può apparire facile, tanto più emerge un sentimento tuo, autonomo, diverso dal mio.
C’è qualche cosa di diretto fra te e l’oggetto del tuo lavoro, una spontaneità ed una semplificazione che eliminano mediazioni culturali e che danno alla tua pittura una freschezza nuova. […] Mi auguro che il pubblico colga ed apprezzi questi aspetti di fondo del tuo lavoro, e se ne consoli, quasi come di un controveleno nei confronti delle troppe vane acrobazie che oggi offrono, ahimè, le troppe, altrettanto vane, mostre che si vedono in giro.”

“Voglio ringraziare – commenta Pier Vincenzo Filardo, Presidente della Pro Loco Selinunte – la proprietà e la direzione delle strutture alberghiere che hanno permesso l’allestimento di queste mostre. Puntare su un turismo di qualità ed offrire ai visitatori due mostre di assoluto livello è quanto di meglio questo territorio possa offrire. Anche se iniziate da pochi giorni riceviamo riscontri molto positivi che ci invogliano a replicare l’iniziativa e incrementare così l’offerta culturale del nostro territorio”.

Le mostre sono visitabili fino al 30 settembre prossimo. Per informazioni Pro Loco Selinunte 333 5093199


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